tradimenti
L'estate che rivelò mia moglie - 2
di Daty79
19.07.2023 |
23.117 |
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"Anche Elena, pur sforzandosi di non farsi notare, nascosta dagli occhiali da sole, era rimasta sconvolta da ciò che vide; notai che mentre noi osservavamo..."
Il risveglio al mattino successivo fu caratterizzato da un iniziale imbarazzo da parte di Elena. Infatti gli chiesi cosa ne pensasse di cose era successo la sera prima ma lei sminuì l'episodio dicendomi che si era prestata a quel gioco solo per far piacere a me; aveva capito che quel gioco mi eccitava e si era "sacrificata" per amore."Tu vuoi dirmi che mentre ti scopavo con la mano non stavi pensando ad Alberto quindi?", "In realtà no" rispose "O meglio, ci ho pensato ma solo per qualche istante".
Si trattava ora di capire come comportarci con i nostri vicini alla prima occasione di incontro: giungemmo alla conclusione che non c'era la prova provata che loro ci avessero sentito e loro stessi non potevano avere la certezza che noi avessimo sentito loro, quindi decidemmo di comportarci normalmente, come se nulla fosse successo.
Ci lavammo, indossamo il costume ed uscimmo per andare al bar a fare colazione: Alberto e Luciana erano seduti al tavolo in giardino che consumavano la loro colazione e ci salutarono anche loro come se nulla fosse successo, se non per il fatto che Luciana disse "Scusateci se ieri sera siamo stati un pò rumorosi ma la situazione ci è sfuggita di mano"; Elena le rispose "Guarda che noi in realtà non abbiamo sentito nulla, eravamo stanchi morti e appena rientrati dalla cena siamo crollati...non preoccupatevi quindi".
Luciana prima guardò Alberto, che nel frattempo continuava a far colazione in silenzio, poi si girò verso di me e mi fece l'occhiolino.
"Dove avete deciso di andare oggi in spiaggia? Venite nel nostro paradiso?" chiese Alberto; Elena gli rispose "Non so, penso andremo vicino al porticciolo, non siamo abituati al naturismo e saremmo in imbarazzo". Luciana intervenne rassicurandola "Ma va, dai, siamo tutti adulti e vaccinati, non c'è nulla per cui sentirsi in imbarazzo, poi se non mi vergogno io che sono in sovrappeso vuoi vergognarti tu con il fisico che hai?" .
Elena effettivamente, pur non avendo un fisico da top model è una donna molto sensuale: una terza abbondante di seno, un culo non magrissimo ma bello rotondo con fianchi stretti e quel filo di pancetta che ritengo sexy da morire.
Elena mi guardò con sguardo interrogativo alchè gli dissi "Ma sì, ma che ti frega, andiamo con loro, sicuramente ci sarà meno gente e sarà più tranquillo". "Ah guarda, lì siamo solo noi, non c'è anima viva".
Ci demmo quindi appuntamento per la mezz'ora successiva e partimmo assieme per questa spiaggia che loro definivano "il paradiso".
Giunti sul posto io ed Elena constatammo effettivamente che si trattava di un angolo meraviglioso, acqua cristallina, piccoli sassi stondati ed una privacy massima...da lì nessuno avrebbe potuto vederci.
Appena arrivati Alberto e Luciana non si fecero problemi e tolsero i loro costumi riponendoli nella borsa: io stranamente, per ciò che era successo la sera precedente ero più curioso di guardare Alberto piuttosto che Luciana.
Appena misi gli occhi sul basso ventre di Alberto rimasi di sasso: pur essendo io normodotato mi sentii fortemente complessato: il cazzo di Alberto, pur a riposo, era di dimensioni che nella mia vita, pur avendo frequentato per anni gli spogliatoi di piscine e palestre, non avevo mai visto: era sì piuttosto lungo ma quel che mi sconvolse fu il diametro...ad occhio e croce corrispondeva al mio avambraccio.
Anche Elena, pur sforzandosi di non farsi notare, nascosta dagli occhiali da sole, era rimasta sconvolta da ciò che vide; notai che mentre noi osservavamo Alberto, Luciana ci guardava e, non appena incrociò il mio sguardo sorrise e mi fece nuovamente l'occhiolino.
Io per stemperare l'imbarazzo chiesi ad Alberto "Senti Alberto, ma te l'hanno rilasciato il porto d'armi per quell'affare?" , lui mi rispose "No, ma tranquillo, è innoquo, non morde", allora io "C'è quasi da sperare di prenderlo nel culo perchè se lo prendi in testa ti ammazza".
Luciana prese al balzo la mia battuta per metterci a conoscenza che " No no, guarda, Alberto è stato il mio primo e unico uomo e, pur avendo da sempre voglia di provare il sesso anale, non ho mai avuto il coraggio di affrontarlo".
In pochi minuti eravamo quindi arrivati a fare discorsi molto intimi: Alberto distese il suo materassino e si distese a pancia in su a prendere il sole, mentre Elena, che era stata in silenzio tutto il tempo, decise di tuffarsi e farsi una nuotata, probabilmente per mascherare il suo evidente, per me che la conoscevo come le mie tasche, stato di eccitazione.
Luciana si avvicino a me, appoggiando le sue enormi tette al mio braccio, e mi disse all'orecchio "Tu lo sai vero che entro la fine della vacanza tua moglie e mio marito scoperanno", "Come fai ad esserne sicura? Io no penso proprio" le risposi; "Ne sono sicura perchè Alberto la vuole, io lo amo ed amo vederlo possedere le donne degli altri , e sono pure sicura che Elena non riuscirà a dire di no ad un cazzo come quello di Alberto, infine sono pure sicura che anche a te faccia piacere vederla mentre viene spaccata in due da un vero super dotato".
"Può anche essere vero ciò che dici, però piacerebbe anche a me ricevere qualcosa in cambio" , "Non preoccuparti che l'avrai" mi disse , quindi si alzò ed andò a distendersi di fianco ad Alberto.
Appena Elena uscì dall'acqua venne anch'ella a distendersi a fianco a me, le chiesi "Allora, ieri sera l'hai solo immaginato, ora hai visto che mostro ha tra le gambe, non dirmi che non ti fa voglia" , "Sei proprio uno stronzo" mi rispose; "Io sono uno stronzo però a te fa voglia, altrimenti non ti colerebbe la figa come sta facendo in questo momento" , "Ok, diciamo che più che voglia mi incuriosisce ma lo sai che non ti tradirei mai" , "Ma tu sai che se io fossi d'accordo non si tratterebbe di tradimento ma solamente di un gioco piacevole....e poi lo hai sentito ieri notte, anche lui muore dalla voglia di scoparti e Luciana sembra essere d'accordo".
Ci riflettè qualche secondo, dopodichè mi disse "Non voglio essere forzata a far nulla", io le dissi "Ok ma se deve succedere lascia che succeda, ti assicuro che mi faresti godere tantissimo".
Nel giro di 24 ore avevo iniziato a ragionare da cuckold, quasi avevo perso di vista l'obiettivo di scoparmi Luciana ed ero solo focalizzato sul far si che tra Elena ed Alberto venisse a crearsi la situazione che li portasse a scopare.
In questo ci diede una mano Luciana, in quanto non appena io ed Elena tornammo a volgere lo sguardo verso di loro notammo che il cazzo di Alberto era diventato durissimo e svettava in tutta la sua lunghezza che poteva attestarsi attorno ai 20 cm, e Luciana era impegnata a masturbarlo con grande lentezza, in modo molto sensuale: scendendo alla base del cazzo gli afferrava completamente le palle, anch'esse di dimensioni proporzionate a tutto il resto, e gliele strizzava con vigore; di tanto in tanto faceva colare dalla sua bocca della saliva sulla cappella di Alberto per tenerlo lubrificato, tornando poi a sussurrargli qualcosa all'orecchio.
Notando che li stavamo guardando incuriositi, Luciana si rivolse a noi "Eh, scusate ragazzi, ma Alberto ha bisogno di venire almeno un paio di volte al giorno, quindi gli sto dando una mano...pensate che gli sto dicendo di immaginare che al posto della mia mano ci sia quella di Elena".
Elena in quel momento senza degnarmi di uno sguardo, si alzò, si diresse in loro direzione, afferrò il cazzo di Alberto ed iniziò a masturbarlo al posto di Luciana "Se si tratta solo di questo do volentieri una mano"...."Nel vero senso della parola" aggiuse Luciana, strappando una risata a tutti.
Elena, non abituata a gestire certi calibri, afferrò il cazzo con due mani ed iniziò a segarlo, poi, prese le misure, spostò una mano sullo scroto e iniziò a massaggiarlo (lo faceva sempre anche a me facendomi impazzire).
"Allora?cosa ne pensi?com'è maneggiare un uccello simile?" le chiese Luciana , "E' straordinario" rispose Elena, "Di certo non posso provare queste sensazioni con mio marito" e girandosi verso di me "Scusa amore ma è pazzesco, sentissi mìcome pulsa nella mia mano"; "Tranquilla amore, ci credo, pensa che quasi quasi vorrei esser donna per provare anch'io".
In quel momento il buon Alberto, che per tutto il tempo era stato in silenzio, non resistette più e con un grido sommesso disse solo "Cazzoooo, sborroooo" e lascio partire una serie di fiotti di sborra che impiastricciarono le tette e la pancia di Elena, che faticava a staccarsi da quell'uccello enorme.
"Bene Alberto, direi che siamo in debito con i nostri amici a questo punto" disse Luciana, mentre Alberto, sfinito, faceva solamento il segno ok con il pollice alzato.
Elena disse "Mi butto in acqua così mi sciacquo e mi ripulisco" ma notai che prima di entrare in acqua, prese una tetta, si portò il capezzolo sporco di sborra alla bocca e la ciuccio ripulendosi ed assaggiando il sapore di Alberto.
......continua
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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